Come cammino di solidarietà per la quaresima 2024, viene proposto il sostegno ai missionari laici nel progetto della Caritas diocesana di Bafatá Nhabijão
Premessa
La Guinea-Bissau è un paese della costa occidentale dell’Africa, con un’estensione territoriale di 36.125 km2 e una popolazione di 1.967.998 (HDR, UNDP 2020). La popolazione è etnicamente diversificata con diverse lingue, costumi e strutture sociali. Il 42% della popolazione ha un’età compresa tra 0 e 14 anni e il 55,2% della popolazione è costituito dalla popolazione attiva del Paese (15-64 anni).
Secondo il Rapporto sullo Sviluppo Umano del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP, 2020), la Guinea-Bissau non è riuscita a rompere con il ciclo di impoverimento che ha caratterizzato il Paese nella sua storia più recente e, quindi, ha un basso Indice di sviluppo (ISU=0,48), che occupa la 177ª posizione su 191 paesi. L’aspettativa di vita media alla nascita è di 60,2 anni per le donne e di 56,3 anni per gli uomini; il numero medio di anni di scolarizzazione è di 3,6. La percentuale di persone che vivono in condizioni di estrema povertà, tenendo conto del Multidimensional Poverty Index (MPI), è pari al 69,3% della popolazione.
Storia
Il centro “Feira das Possibilidades” (FdP) di Nhabijão (settore di Bambadinca, Regione di Bafatá, Diocesi di Bafatá) é un progetto della Caritas di Bafatá nato nel 2004 con l’intento di creare iniziative per migliorare le condizioni di vita, rafforzare le capacità delle persone, dare nuove opportunità e promuovere idee di sviluppo per e con la popolazione della Guinea-Bissau.
Molti i corsi organizzati negli anni cercando di incentivare l’uso delle risorse locali e stagionali. I temi principali trattati nei corsi sono stati: agricoltura di base, creazione di vivai, selezione di sementi, frutticoltura, tecnica dell’innesto, trasformazione della frutta, educazione alimentare, apicoltura, allevamento di animali da cortile, estrazione dell’olio di palma, cucina solare, medicina naturale. Durante il loro svolgimento le persone hanno potuto apprendere e mettere in pratica le nozioni acquisite, da divulgare per il benessere comune e così farsi strumento per la nascita di attività lavorative, tenendo in considerazione le risorse del territorio.
Il Centro FdP è stato anche un luogo dove i partecipanti hanno potuto scambiare le proprie idee, capacità ed esperienze, per poter diventare moltiplicatori nei propri villaggi delle nozioni apprese durante i corsi, al fine di dare, anche a coloro che non riescono a partecipare, la possibilità di un miglioramento. Tutto questo grazie al contributo di formatori nazionali, valorizzando le risorse umane presenti nel Paese e portando in diverse occasioni i corsi nei villaggi stessi.
Progetto attuale
Il Centro Feira das Possibilidades da tempo è impegnato, in sintonia con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, sul fronte dei cambiamenti climatici. In questi ultimi periodi la nostra azione si è intensificata per promuovere stili e modi di vita per camminare in questa direzione. Per questo si propongono corsi specifici per sensibilizzare sulla tematica dei cambiamenti climatici e l’attenzione all’ambiente: sollecitando l’uso del “fogão melhorado” (sorta di cucina economica) per ridurre lo spreco di legna quando si cucina, istruendo alla produzione di biofertilizzanti e biopesticidi derivati da prodotti naturali di estrazione vegetale e formando a una orticultura specializzata. Inoltre, vengono promossi corsi di apicoltura quale rispetto degli animali e dell’ambiente circostante oggi tanto degradato e, oltre ai vivai di piante da frutto, vivai di piante tipiche della foresta per incentivare la riforestazione di questo delicato ecosistema. Il centro si fa anche promotore di nuove tecnologie come la produzione di “sale solare” attraverso un sistema semplice e poco dispendioso e quindi sostenibile; la produzione di Ipoclorito di sodio (candeggina pura) con una macchina a energia solare, un sistema facile, poco costoso e non inquinante.
Dal 2018 sono stati inseriti nel percorso formativo corsi di “micro finanza comunitaria” con metodologia del “prestito e credito interno comunitario”, SILC-PSP (Savings and Internal Lending Communities), sempre in sintonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 Onu per lo Sviluppo Sostenibile, rivolgendosi a una popolazione prevalentemente femminile. L’obiettivo del progetto SILC è dare una garanzia di disponibilità economica che consenta di avere accesso a un’alimentazione adeguata per tutta la famiglia. La situazione contingente, infatti, è particolarmente critica nella parte orientale del Paese (regioni di Gabu e Bafatá), dove la malnutrizione cronica raggiunge il 49,1% e i bambini sottopeso il 35,6%.
Questi dati mostrano una situazione molto precaria per la salute della popolazione, in particolare delle donne e dei bambini.
Nelle attività di sorveglianza nutrizionale nei villaggi, oltre alle situazioni di malnutrizione moderata e acuta tra i bambini, la Caritas ha osservato anche una forte presenza di malnutrizione cronica, non solo tra i bambini. ma anche negli adulti (motivi che hanno spinto alla creazione dell’ambito di sicurezza alimentare nella Caritas diocesana).
Storicamente, le donne tendono ad essere colpite in modo sproporzionato dalle crisi sanitarie ed economiche in vari modi. L’aumento dell’insicurezza alimentare delle donne può contribuire a peggiorare i risultati nutrizionali a breve, medio e lungo termine, tra cui un numero maggiore di donne affette da anemia, un numero maggiore di bambini nati con basso peso alla nascita e, di conseguenza, un numero maggiore di bambini malnutriti. Gli obiettivi di sicurezza alimentare e nutrizione non potranno essere raggiunti senza affrontare le disuguaglianze di genere.
Proprio per questo, sono stati rafforzati i corsi di trasformazione della frutta (marmellate, succhi di frutta, frutta essiccata ecc.) apicultura e orticultura, sostenendo e sollecitando allo stesso tempo la nascita di piccole realtà economiche per il sostentamento delle comunità e così potenziando il commercio locale.
Attività
Vengono programmati, svolti e offerti gratuitamente circa venti corsi l’anno, per un costo complessivo di € 2.500-3000 cadauno. Ogni corso prevede 20-25 partecipanti residenziali per quattro giorni, il materiale e gli strumenti per lo svolgimento, i formatori, il personale del centro (coordinazione, cucina, pulizia, lavanderia, guardiania) e il contributo per il viaggio.
Il centro mantiene tutto l’anno, con operatori assunti stabilmente, l’attività di cura degli orti, del frutteto, del magazzino con manutenzione ordinaria e straordinaria per gli attrezzi e il materiale, che immerso nel clima subtropicale, degrada facilmente.
Flora e Giulio